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Il Principe Romanazzi Carducci principe di Santo Mauro

Romanazzi Carducci Grand'Uff. Guglielmo, Principe di Santo Mauro, (1881-1968).

 

principe Romanazzi Carducci di Santo Mauro Ultimo discendente di una nobilissima famiglia putignanese che ha espresso, lungo i secoli, personalità illustri.

Figlio di Giovanni Antonio Romanazzi Carducci ( che fu più volte Consigliere Comunale e Provinciale e morì il 1926 quando già era preconizzato Senatore del Regno) e della baronessa Maria d'Amely Melodia, studiò a Cava dei Tirreni, a Napoli e a Firenze.

Brillante Ufficiale di Cavalleria, sposò nel 1904 donna Giulia con­tessa Saluzzo di Corigliano Principessa di Santo Mauro.Il principe a Putignano Partecipò alla I guerra mondiale.

Prima e dopo la guerra si dedicò con passione all'opera di trasformazione terriera nel suo feudo di Palagiano. Partecipò an­che alla vita politica: fu Consigliere Comunale di Palagiano, Con­sigliere Provinciale di Taranto; Podestà di Putignano. Si interessò di manifestazioni artistiche: a Napoli promosse e diresse l'Ente Autonomo del Teatro San Carlo; a Bari gestì per quattro anni il Petmzzelli, offrendo spettacoli memorabili.

Poco tempo prima di morire, Don Guglielmo Romanazzi - Carducci ha donato al Comune di Putignano il Palazzo avito di Piazza Plebiscito (vedere pag. 91) e la Villa di San Pietro Piturno, il primo perchè se ne faccia un Museo cittadino, la seconda da de­stinare a Casa di riposo. Si tratta di « un nobile gesto di magnifi­ca munificenza e di principesco mecenatismo, che non ha avuto l'uguale nell'arco della storia secolare del nostro Comune», come si legge nel verbale della solenne seduta del Consiglio Comunale del 16 gennaio 1967, nella quale si accettò la donazione.

lavoro di gruppoQuesto progetto nato dall'idea di Gianni Musaio è racchiuso in uno spirito di squadra ed è il frutto della collaborazione di persone, semplici cittadini, che hanno a cuore il patrimonio storico, culturale, artistico, geografico, enogastronomico del centro storico di Putignano paese in cui vivono. Una condivisione con istituzioni, turisti, studenti di quanto di bello e unico ha da offrire il contesto accessibile da una delle tre porte.

divieti

Il centro storico di un paese è il fulcro del territorio, dove sono custodite antiche storie, tradizioni e cultura di chi ci ha preceduto. Contribuisci anche tu a lasciare alle generazioni che verranno le testimonianze del passato avendone cura.