Teatro comunale, uno dei più caratteristici ed antichi del sud est barese
Tra operette e vernacolo
Sin dai primi del 1600 si hanno notizie di una piccola sala, ubicata a ridosso di un antico bastione a destra della Porta Grande, utilizzata per rappresentazioni teatrali aperte al pubblico. Fino alla fine del 1700 il locale, accessibile da una scalinata tortuosa e scoperta, è gestito da due compagnie locali fino a che, nell’800, la sala viene ampliata con lo spazio di uno stanzone adiacente. A carnevale il teatro si trasformava in una enorme sala da ballo nella quale si consumavano grandi abbuffate e corteggiamenti.
Il teatro nella sua attuale configurazione planimetrica a forma trapezoidale è stato progettato nel 1880 dall’ingegnere Vincenzo Ventrella e completato nel 1887 con fronte principale su Corso Garibaldi, angolo Corso Umberto I.
Nel 1894 furono completati gli interni con tre ordini di palchi, un loggione e la platea con strutture in legno decorate con stucchi dorati. Alcune scene e il sipario furono realizzate dall’artista barese Raffaele Armenise, lo stesso che ha realizzato gli affreschi sulla cupola del teatro Petruzzelli di Bari, andati poi distrutti nel incendio del 1991.
Nel dopoguerra lo stato di degrado delle strutture in legno spinsero l’amministrazione comunale ad affidare a privati i lavori di ristrutturazione in cambio della gestione ventennale. Su progetto dell’ingegnere Basile il teatro, trasformato in cinema-teatro con una capienza di circa 900 posti: venne completamente sventrato all’interno, sostituendo le capriate lignee del tetto che coprivano la cavea con un’ampia volta laterocementizia. Il cinema-teatro inaugurato nel 1957 venne chiuso nel 1978 per inagibilità a causa di gravi carenze impiantistiche e di sicurezza.
Solo nel 1993 vengono affidati i lavori di manutenzione delle coperture e di restauro delle facciate. L’edificio è caratterizzato da un impianto di forma rettangolare lungo 35 metri e largo 17. La volta di copertura è sormontata da un tetto a falde dal colmo di 17 metri. A dicembre 2008 l’amministrazione De Miccolis ha approvato il progetto definitivo di ristrutturazione, recupero e restauro redatto dall’Ufficio tecnico comunale. A luglio 2010 sono iniziati i lavori appaltati all’Associazione Temporanea d’Imprese “Consorzio Recupero Patrimonio Artistico” e “Consorzio Stabile Constap”. Ad oggi, è in fase di approvazione il progetto di variante in corso d’opera, sotto il coordinamento progettuale degli architetti Gian Luigi Sylos Labini – SMN Studio di Architettura - e Luigi Dragone, che prevede la realizzazione di una sala da 365 posti, l’ampliamento della torre scenica, un ampio foyer a doppia altezza, la demolizione della volta in cemento realizzata nel dopoguerra, la riproposizione del tetto a capriate lignee con arretramento del timpano in facciata, coerentemente con l’impostazione originaria, in modo da utilizzare la terrazza piana come belvedere e spettacoli all’aperto.