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CHIESA SAN PIETRO APOSTOLO

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Putignano, una Storia che non ti aspetti

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Cattivo tempo e riti per scacciarlo


Gli scongiuri e i riti scaramantici praticati anni addietro contro il cattivo tempo erano diversi e con attibuzioni variegate. Alcuni, seguendo credo religioso indicavano come causa di tempeste e vento forte l'ira di Dio che si manifestava con fenomeni temporaleschi.

Muretti a secco | I pareti della Murgia Barese

La recinzione di terreni agricoli, atta a delimitare il perimetro di proprietà dell'appezzamento, a contenere la terra ed evitare che le pioggie la portino via ed infine accantonare le pietre presente nella terra che possono creare problemi in fase di lavorazione e praparazione alla semina e raccolto dello stesso, è una caratteristica tipica della Puglia e del nostro contesto territoriale.

 

I 18 anni di esilio di Vito Petruzzi fuoriuscito, antifascista e primo sindaco putignanese della repubblica

Ricostruzione fatta dal prof. Paolo Vinella, grazie a nuovi documenti recuperati da Enzo Petruzzi
 
Dopo la morte prematura del padre Vincenzo (17.07.1914), Vito Petruzzi, tornato a Putignano nel 1919 dopo aver partecipato alla 1^ Guerra mondiale con l’incarico di telegrafista in Trentino e in Albania, continuò con maggior fervore lo sforzo politico e sociale a favore dei più deboli, degli oppressi, degli sfruttati, in tempi in cui, con l’intensificarsi della violenza fascista, questo impegno poteva costa[1]re anche la vita.

Il capasone, l'antico contenitore per vino olio e acqua

Un recipiente di creta morfologicamente simile ad una giara di dimensioni, però, più importanti. Di colore giallo ocra o giallo bruno, è stato simbolo dell’abbondanza per la sua capacità variabile, da pochi litri a circa 300. Il termine capasone è di derivazione dialettale Pugliese "capase" cioè capace, ossia il contenitore più capiente tra quelli esistenti un tempo. Le sue dimensioni variavano da 25 a 150 cm di altezza, in rari casi fino a 2 metri, con un diametro massimo, nel punto di più ampia larghezza di circa 80 centimetri e una capienza che andava da circa 20 litri (chiamato a r'zol, cioè orciolo) e poteva arrivare anche a 200 litri.

 

Vito Petruzzi | Il primo sindaco di Putignano dopo la seconda guerra mondiale (1899-1957)

MEDICO COMUNISTA ED ESULE ANTIFASCISTA, PRIMO SINDACO DI PUTIGNANO DOPO LA SCONFITTA DEL FASCISMO


   Nel 70° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana (1° gen. 1948) è d’obbligo ricordare la figura di Vito Petruzzi, primo Sindaco a Putignano (13.12.1947) alla ripresa della vita democratica in Italia dopo la caduta del fascismo. Ricostruirne la biografia, insieme ad un pezzo significativo della storia del nostro paese, è stato possibile grazie ai ricordi personali ed alla documentazione gelosamente custoditi da Enzo Petruzzi, medico, nipote di Vito e già, a sua volta, sindaco a Putignano (26.07.1985-27.07.1990).

Carl Orff Music festival - XV Edizione

Il Festival internazionale di Musica Classica della città di Putignano (Ba) ormai giunto alla sua 15a edizione, anche quest'anno come sempre artisti di fama mondiale prenderanno piede alla kermesse dei primi giorni di Settembre, il tutto seguendo le più ristrette norme sulla disciplina anti-covid.

Direzione artistica: Jelena Ocic, Vito Amatulli

 

 

PROGRAMMA EVENTO

Fascine di rami

In passato, ho scritto diverse cose in dialetto putignanese, purtroppo smarrite nel tempo. Sono riuscito a ricostruire qualcosa a memoria (“Nu vas…!”, “Un bacio…!”, riportato qui di seguito), mentre “A sarc’n” (“La fascina”), anch’esso riportato qui di seguito, si era salvato perché, qualche mese dopo la stesura, fu pubblicato sul numero di marzo 1995 del mensile AGORA’, primo giornale locale intercomunale del nostro territorio, con redazione a Noci, a cui collaboravo.

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Medico e Sindaco socialista di Putignano, destituito dal Prefetto nonostante fosse stato assolto dall’accusa di lesa maestà -insulti alla regina e alla famiglia reale- ed incitamento all’odio di classe

- Il personaggio

     Putignano, a confronto di altri centri vicini, è povera di monumenti pubblici -in memoria di personaggi più o meno illustri o meritevoli, locali e non- probabilmente in ossequio alla celebrata dote di concretezza e pragmatismo, vanto dei putignanesi.

Villa Romanazzi Carducci - Zona San Pietro Piturno

In ogni buona famiglia nobile la permanenza/residenza in un determitato posto cambiava nei vari periodi dell'anno; Nel periodo invernale, quindi freddo, difficoltà di spostamenti per le condizioni meteo, la residenza era di solito nel centro della città; nel periodo estivo, quindi caldo, verde, giardini, la vita dei nobili si spostava in lussuose ville o masserie nelle campagne; Durante la stagione di caccia spesso raggiungevano posti dove la selvaggina alimentava le battute, praticamente case vicino boschi, foci di fiumi, ecc.

Il Gaguro | Il folletto che ti toglie il respiro

Diffuse e radicate in tutte le antiche culture contadine, dovute alle incomprensioni di alcuni meccanismi del sonno, quelle dei folletti sono storie e credenze che hanno spiegato, per secoli, notti insonni, difficoltà di respirazione ed eventuali strani segni comparsi sul corpo. Hanno giustificato beffardi scherzi dovuti a movimenti maldestri o mancanza di concentrazione e quindi il "non trovare più oggetti tipo occhiali chiavi o orecchini appena posati sul tavolo", tutta colpa di un folletto.

 

I Vermi dell'intestino. L'antico rito per la guarigione

Nei tempi che furono, alcune tipologie di malesseri, soprattutto dei bambini, venivano curati da operatrici di guarigione che si tramandavano riti e operazioni di generazione in generazione.

Per i vermi presenti nell'intestino, la guaritrice impartiva una sorta di rituale dinnanzi al malato. Dopo aver bagnato il pollice con l’olio d’oliva, tracciava un segno di croce sulla fronte del malato, pronunciando le parole «Padre, Figlio e Spirito Santo». Successivamente, sempre con il pollice e per ogni giorno della Settimana Santa, fa un segno di croce sul ventre del paziente e tra sé e sé pronuncia il seguente scongiuro diviso in tre tempi:

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lavoro di gruppoQuesto progetto nato dall'idea di Gianni Musaio è racchiuso in uno spirito di squadra ed è il frutto della collaborazione di persone, semplici cittadini, che hanno a cuore il patrimonio storico, culturale, artistico, geografico, enogastronomico del centro storico di Putignano paese in cui vivono. Una condivisione con istituzioni, turisti, studenti di quanto di bello e unico ha da offrire il contesto accessibile da una delle tre porte.

divieti

Il centro storico di un paese è il fulcro del territorio, dove sono custodite antiche storie, tradizioni e cultura di chi ci ha preceduto. Contribuisci anche tu a lasciare alle generazioni che verranno le testimonianze del passato avendone cura.