Cantine e osterie anticamente presenti nel borgo storico
I vecchi ritrovi per contadini, forestieri e semplici cittadini
- La cantina Pipoli "Pep'l" situato a via S.Lucia dove attualmente vi è il ristorante "Scinuà"
- La cantina Scarabball in via Rosata Romanazzi
- La Cantina della Figura "da F'gur" in via Rosata Romanazzi, chiamata così denominata per la presenza al suo ingresso di una scultura raffigurante un corpo femminile, di cui oggi rimane la sola testa.
- La cantina di Sanezz meglio individuato come "N'culen sop a Santa Marej" nei pressi della Chiesa di Santa Maria La Greca
- La cantina del Padre Eterno in putignanese u Pat'tern a via Scaglioni
- La cantina di Laterza a Corso Garibaldi sotto a casa Riccardi.
- La Cantina di Mezzogiorno cioè "Menzareije", nei pressi di Via Arco Galera
- La cantina di Tommaso, per i frequentatori della stessa, "Tumas" situata all'imbocco di Corso Garibaldi subito dopo il teatro comunale
- La cantina di Vincenzo "Cenzin" posizionata in Vico I S.Lucia
- La Cantina "du mamon" oggi aperta al pubblico con il ristorante del noto Chef stellato Angelo Sabatelli
- L'ultima, non certo per importanza e documentata dalla foto disponibile, è "A canten du Capgruss" cioè la cantina di Capogrosso una delle tante antiche cantine putignanesi situate al piano interrato di parecchi palazzi delle antiche famiglie di galantuomini, apparteneva alla famiglia Campanella i cui ultimi discendenti l'hanno lasciata in eredità alla parrocchia di S. Pietro Apostolo. La cantina serviva per distribuire il vino prodotto nella masseria di proprietà della famiglia: il vino era trasportato con i traini e travasato a caduta in queste botti tramite l'apertura nel solaio che si vede sul fondo della cantina! In questo locale ottenuto scavando in parte le prime sedute della roccia su cui erano impostate le ampie volte a botte il vino si manteneva al fresco e difficilmente diventava aceto!