La Cantina del Balìaggio
Nel XVIII Sec. la cantina più grande del paese quella del Balì
Ecco un estratto dal Cabreo del Baliaggio di Santo Stefano in data 16-5-1748 sulla gestione della decima.
Palazzo, cantine, magazzini e bottame della Sagra Religione
Primieramente dalla Piazza pubblica si entra per un Portone grande dentro un cortile alquanto spazioso dove a man dritta dell'ingresso vi si trova un Magazzino terraneo grande con volta di Lamia. Alla stessa man dritta passata la porta di detto Magazzino vi è una cisterna di acqua piovana.
Nel medesimo cortile passata la detta cisterna si incontrano due porte, per le quali si entra nella cantina sotto detto palazzo e tiene detta cantina botte usate n. 39 di capacità di salme 214. Ha detta cantina l'uscita per dentro la bottega del Monte del quondam don Giambattista Cassone nella strada pubblica da scirocco dove si trova una scala di pietra fin dal tempo del fu Signor Priore Fra Girolamo Marulli e per comodità di detta uscita si pagano al Monte predetto annui ducati quattro per ragione d'affitto....
....poi si trova la Cucina e da dentro questa vi è una Porta che esce dentro la Sagrestia di detta Chiesa Priorale di San Pietro, per calare privatamente o in tempo di pioggia li Signori Priori e Cavalieri in detta Chiesa per sentire la Messa o assistere ad altri Divini Offici. Dentro la medesima Cucina vi è un’altra porta, ch’entra in un’altra Camera, confine alla medesima Sagrestia e sotto d’essa vi è una Cantina piccola con una cisterna d’acqua piovana e coll’uscita alla strada pubblica da Levante e tiene botti usate sei di capacità salme ventitrè colli loro posti di pietre.
Andando a sviluppare secondo le vecchie unità di misura del territorio della provincia di Bari e nello Specifico del Comune di Monopoli, comprensorio a ci appartiene Castello di Santo Stefano, possiamo confermare che: una salma di vino corrisponde a 16 quarte ciascuna delle quali di circa 11 litri; da ciò confermiamo che 214 salme corrispondevano a 37.664 litri di vino conservato