Questa fu la residenza di Giovanni Fedele Angelini (1761- 1834), figlio di Piero Giuseppe Angelini già sindaco di Putignano nel 1782-1783, e fratello di Francesco, avvocato e discepolo di F. Conforti e di M. Pagano.
I due fratelli furono ardenti patrioti e cospiratori per la libertà del reame di Napoli, per la quale, diedero se stessi e la quasi totalità delle loro sostanze.
Giovanni Fedele, fu educato anch'esso a Montecassino ed a Napoli, ove, laureatosi in utroque iure, si dedicò agli studi legali e letterari. Coprì varie cariche pubbliche nella sua patria, fra cui quella di Sindaco nel 1808.
Fu gran Maestro oratore della Loggia Massonica « Il Pellicano », installatasi in Putignano nel monastero già dei Padri Carmelitani a Porta Grande.
Pubblicata il 7 luglio 1820 la Costituzione Spagnuola del 18 marzo 1812, fu dagli elettori dei tre Distretti di Terra di Bari (Bari, Altamura e Barletta) eletto lì 3 settembre 1820 fra i 5 Deputati del Barese al Parlamento Nazionale. Ed, avendone assunto il mandato per le insistenze degli amici, in tutte quelle tornate (2-9-12 e 16 ottobre e 16 novembre 1820) diede prova di sua intelligenza e vasta erudizione, formando altresì parte di quasi tutte le Deputazioni e Commissioni della Camera.
Basterà ricordare che nella prima seduta (1-10-1820) fu dei prescelti a ricevere il Re, e nella seconda, quella del 2 ottobre 1820 fu nominato Presidente della 5a Giunta (Agricoltura - Industria - Commercio ed Arti); che nella terza del 12 ottobre li fu uno dei 25 prescelti a formare la lista dei Consiglieri di Stato. Uomo di coraggio, con una deputazione di pochi altri animosi, andò incontro al Re fedifrago, allorchè questi ritornava dal Congresso di Laybach nel Reame alla testa delle schiere austriache; e, solo dopo lo scoppio della controrivoluzione ad opera dei Borbonici, lasciò il Parlamento in Napoli e solo per la forza che lo costrinse.
Tratto da Puglia d’Oro, Vol. I., Edizioni Puglia d’Oro, 1936