Era il novembre del 1575, alcune vecchie abitazioni del borgo antico furono adattate a sede dell'Università cioè del Governo Comunale. In seguito al ricorso del Portulano per l'occupazione di cm. 26 e mezzo di suolo pubblico, la R. Camera della Sommaria, il 14 marzo 1602, decise in merito e stabilì che l'Università non fosse ulteriormente molestata. I lavori di adattamento del Sedile furono ripresi nel 1657 - 58 e ancora nel 1674. Il sedile divenne il simbolo del potere dei cittadini e del popolo dopo la scomparsa del feudalesimo.
L'edificio venne abbandonato nel 1835 perchè bisognoso di urgenti riparazioni e La Sede del Governo cittadino si trasferì nell'ex Convento dei Carmelitani.
Nel 1905. il Sedile subì l'ultimo rifacimento stratturale che ne fece perdere completamente l'antica fisionomia. Sono visibili sulla facciata lo stemma della città con la data 1603. Purtroppo, in questa fase di ammodernamento andarono distrutte le antiche e famose pitture che adornavano la sala d'ingresso.
Il Sedile è affine a quelli costruiti in Roma da Cesare Ottaviano e da altri Imperatori, con portici e cancelli di ferro.
L'orologio pubblico che segnava il tempo nel centro del borgo che attualmente sormonta il Sedile, secondo lo storico Casulli, era prima collocato sulla facciata della vecchia torre campanaria della basilica di San Pietro, poi, fu collocato al posto attuale. Il quadrante originario era di maiolica, quest'ultimo conservato ora nella villa Karusio, ed al centro una freccia per indicare le ore, che venivano segnalate con non più di sei rintocchi di campana e replicati dopo i primi 5 minuti.
Intorno al 1870 fu aggiunta l'altra campana per la segnalazione dei quarti d'ora ad opera del concittadino Vincenzo Pagliarulo. Nel 1884 l'orologiaio Francesco Pagliarulo modificò la suoneria delle ore, portandola da sei a dodici rintocchi e sostitui al vecchio quadrante quello attuale, traslucido, per essere illuminato di notte.
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