La famiglia Mondella
Tra Monumenti nazionali riconosciuti nel 1905, secondo quanto riportato sulla guida di Putignano di Riccardo Marascelli, è annoverata una finestra a bifora del sec. XIII visibile dal largo S. Chiara. Questa finestra, posta sul lato posteriore, faceva parte del palazzo della famiglia Mondella al quale si accedeva dall’arco di via Pozzo la Chianca.
Il primo discendente di tale famiglia di cui si ha memoria è il notaio Agostino Mondella che operò su Putignano a partire dal 1634, citato fra i Dottori e Capifamiglia in un documento della nostra Università del 1659, nonchè uno dei redattori, nel 1643, del testamento di Michele Angelo Trevisani fedele benefattore che finanziò la costruzione della chiesa convento di San Domenico in Putignano (Vedi Testamento).
Rogò nel 1663 l’atto con il quale i Cappuccini di Putignano consegnarono al Clero di San Pietro le reliquie di San Cesario.
Ricoprì l'incarico di Sindaco di Putignano nel 1672-73. Morì il 22-5-1677;
Figlia del notaio fu Eudossia Nicola Mondella citata dal Casulli come benefattrice dell’Ospedale Santa Maria degli Angeli. Figlia di Agostino, evidentemente nipote del notaio di cui prima, e di Nicola Aprile nacque il 7 Agosto 1726 e morì il 5 Luglio 1799.
Con suo testamento chiuso il 6 Settembre 1798 e aperto e pubblicato nel giorno di sua morte dal notaio Domenico Felice Crastolla legò all’Ospedale una sua masseria di terre seminatoriali e vigne in Contrada Cacarizzo o San Cataldo, poi venduta nel 1820 dall’Amministrazione dell’Ospedale S. Maria degli Angeli ed acquistata dalla famiglia Karusio. Nel testamento c'era l'obbligo che ogni anno si dessero:
a) L. 21,25 (5 ducati) per sussidio e maritaggio a cinque povere zitelle di Putignano (totale L. 106,25) da estrarsi a sorte ogni 3 Maggio e da soddisfarsi nel giorno del loro sposalizio.
b) L. 63,75 (15 ducati) ai locali PP. Carmelitani per celebrarsi i tredici venerdì della festività di S. Francesco da Paola, nonché per la messa cantata ed esposizione del Venerabile nel giorno della festa; e se per motivi privati o ripetuti pretesti non si volesse continuare da parte di questi Padri si continuasse questa pratica da parte dei Rappresentanti della Filial Cappella del Purgatorio di San Cosma e Damiano, ritirandosi da quelli anche la Statua di detto Santo che è nella Chiesa del Carmine, fatta dal fu suo zio Teodossio Mondella, di cui Eudossia era erede universale.
c) L. 63,75 (15 ducati) alla locale Confraternita Mater Domini, annessa (all’epoca) alla menzionata Chiesa di San Cosma e Damiano per l’annua novena e Festa della Vergine delle Grazie nel dì 8 Settembre, la di cui Statua era di sua famiglia.
Altri esponenti della stessa famiglia furono
dott. Vitantonio Mondella Sindaco di Putignano nel 1652-53, nel 1662-63 e nel 1675-76
dott. Leonardo Oronzo Mondella Sindaco di Putignano nel 1683-84, nel 1689-90, nel 1698-99, nel 1702-03, nel 1706-07. nel 1709-10 e nel 1712-13.