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Cattivo tempo e riti per scacciarlo


Gli scongiuri e i riti scaramantici praticati anni addietro contro il cattivo tempo erano diversi e con attibuzioni variegate. Alcuni, seguendo credo religioso indicavano come causa di tempeste e vento forte l'ira di Dio che si manifestava con fenomeni temporaleschi.

 

I fedeli all'avvicinarsi dei nuvoloni scongiuravano lampi e tuoni bisbigliando Ave Marie e Paternostri, oppure bruciando del legno che era stato dispensato dai sacrestani delle chiese.
 

Nell'alto Salento e nel Tarantino, un uso singolare praticato dai contadini prevedeva che all'avvicinarsi delle nubi nere, le consorti o le donne esponessero al centro della strada un bambino o una bambina di età inferiore ai sette anni, e gli facessero gettare a destra, sinistra e avanti tre piccoli pezzi di pane, e congiuntamente ri­petendo a voce alta e con tono supplicante alcune parole a mo' di versi, che nel dialetto Salentino specifico recitavano così:

 

"Oziti, San Giovanni, e no durmiri, ca sta vesciu tre nnuuli viniri, una d'acqua, una di jentu, una di malitiempu. Dò lu purtamu stu malitiempu? Sotta a na crotta scura, dò no canta jaddu, dò no luci luna, cu no fazza mali a me, e a nudda criatura"
Levati, o San Giovanni, e non dormire, perchè sto vedendo venire tre nuvole, una d'acqua, una di vento, una di temporale. Dove lo portiamo questo cattivo tempo? In una grotta oscura, dove non canta un gallo, dove non entra la luce della luna, perchè non faccia male nè a me, nè ad al­cuna altra persona.

 

In alcune aree della Puglia c'è il rito del "Taglio del Tempo" affidato ad alcuni pochi eletti che investiti di tale segreta ed importante carica intervenivano per proteggere i raccolti e preservare la vita di contadini e pescatori.

 

lavoro di gruppoQuesto progetto nato dall'idea di Gianni Musaio è racchiuso in uno spirito di squadra ed è il frutto della collaborazione di persone, semplici cittadini, che hanno a cuore il patrimonio storico, culturale, artistico, geografico, enogastronomico del centro storico di Putignano paese in cui vivono. Una condivisione con istituzioni, turisti, studenti di quanto di bello e unico ha da offrire il contesto accessibile da una delle tre porte.

divieti

Il centro storico di un paese è il fulcro del territorio, dove sono custodite antiche storie, tradizioni e cultura di chi ci ha preceduto. Contribuisci anche tu a lasciare alle generazioni che verranno le testimonianze del passato avendone cura.