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CHIESA SAN PIETRO APOSTOLO

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Putignano, una Storia che non ti aspetti

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La Cappella della Natività, restaurata tra il 1750 e il 1751, vede la grandiosa grotta centrale composta di blocchi di roccia carsica nella quale trovano posto le statue in marmo policromato, a dimensione quasi naturale, di San Giuseppe e della Vergine Maria adoranti il Bambino Gesù, nonchè, cin­que angeli. Sovrastanti la grotta, altri due angeli con cartiglio annunziano la buona novella e insieme ad altri personaggi, tra cui i Re Magi, confermano animandola la tradizionale rappresentazione dell'evento della Natività.
Sulle pareti laterali sono affrescate scene di vita con lo scopo di creare continuità nei fatti rappresentati. Sotto la volta abbiamo un cielo affrescato, nel quale è rappresentata la stella cometa tra un volteggiare di angeli osannanti.


Nel 1569 venne fatta una relazione dall'allora Vescovo di Polignano, in occasione di una sua sacra visita in Putignano, che confermava l'esistenza nella  Chiesa principale di un presepe privo delle due statue grandi, ciò a conferma, che le statue di San Giuseppe e della Vergine siano dello stesso periodo della sistemazione della Cappella, avvenuta per mano del valente maestro napoletano di nome Gennaro, che, come è ripor­tato nel libro del «Notamento dei Sacerdoti», provvide al la dislocazione del Presepe dalla Cappella di San Giuseppe, presente sul lato sinistro, in questa, più ampia, già dedicata a San Gregorio Magno. Lo stesso maestro provvide nel contempo alla sistemazione della grotta e a scolpire le statue mancanti, secondo la tradizione artistica dei presepi pugliesi cinquecenteschi, di cui Stefano da Putignano fu il fautore.

 

La statua di San Giuseppe, scolpita a rilievo su una lastra cava sul retro, per ovvie discordanti caratteristiche non si può attribuire a Stefano, mancando gli aspetti ca­ratterizzanti del suo stile quali la solenne compostezza architettonica della fi­gura e il modo basilare di rappresentare le vesti. Il cappello lasciato cadere sulle spalle del Santo genuflesso e l'incisione approssimata e calligrafica delle pieghe della tunica e del manto ne danno conferma.

 

La statua della Vergine si evidenzia per una ricerca di grazia tutta settecentesca nel modellato e nell'elegante comporre o delineare le pieghe del manto azzurro, anche se è alquanto vaga nei tratti poco espressivi del voto.
 

Nelle parti affrescate raffiguranti una vasta e ridente campagna, tra le scene pastorali è facile identificare: l'annunzio ai pastori, gli zam­pognari, il ritorno dal lavoro dei campi, una donna che accompagna il figlio­letto.

 

lavoro di gruppoQuesto progetto nato dall'idea di Gianni Musaio è racchiuso in uno spirito di squadra ed è il frutto della collaborazione di persone, semplici cittadini, che hanno a cuore il patrimonio storico, culturale, artistico, geografico, enogastronomico del centro storico di Putignano paese in cui vivono. Una condivisione con istituzioni, turisti, studenti di quanto di bello e unico ha da offrire il contesto accessibile da una delle tre porte.

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Il centro storico di un paese è il fulcro del territorio, dove sono custodite antiche storie, tradizioni e cultura di chi ci ha preceduto. Contribuisci anche tu a lasciare alle generazioni che verranno le testimonianze del passato avendone cura.