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CHIESA SAN PIETRO APOSTOLO

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Putignano, una Storia che non ti aspetti

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Della cappella della Madonna delle Grazie, che si trovava entrando sulla destra, inglobata alla base della  torre campanaria al tempo della sua riedificazione (1673-75), non restano che le modanature a rilievo all'interno della stessa, da dove parte la scala lapidea stretta e ripida, che porta all'organo e alla stanza delle funi del campanile, e il gruppo scultoreo policromato della Madonna in trono col Bambino allattante e Angeli, che, fu spostato dal distrutto altare e venne incassato nella nuova parete di chiusura, prima campata destra della navata, e inquadrato in una cornice dorata in legno che ne taglia la base. Questo gruppo, qualche anno fa, per sistemare l'impianto di riscaldamento, fu spostato più in alto e fissato più saldamente.
 

Tutto il gruppo scultoreo ha un impianto piramidale: su un ampio scanno, dai braccioli terminanti a volute e con decorazioni incise sui frontali, siede la Vergine, leggermemente girata verso l'interno della Chiesa mentre allatta il Bambino Gesù, che siede ignudo sulla sua gamba destra.

 

Là coprono una tunica rossa dalle fitte pieghettature, stretta ai fianchi, ed un ampio manto azzurro, tenuto stretto sul petto dai lembi superiori annodati, con relativo cappuccio tirato sulla testa.

 

Al disopra della Vergine si trovano due gruppi sovrapposti di angeli in piedi, anch'essi ignudi. I primi due poggiano sui braccioli del trono e sorreggono un cartiglio, a forma di arco, con una formula osannante; gli altri due sostengono, al vertice, una corona regale.

L'opera è sicuramente attribuibile a Stefano da Putignano, come evidenziano la struttura dell'impianto, lo stile di incidere e di comporre le pieghe delle vesti, e la ancor timida espressione lauranesca del volto, pieno di luce e di grazia.
Il modo di annodare il manto sul petto, poi, ripetuto qualche anno dopo nel gruppo della «Vergine Immacolata con Bambino e committente» della Chiesa Madre di Polignano a Mare, ce ne dà conferma. Essa si può far risalire agli anni intorno al 1500, come una delle prime esperienze, artisticamente vali­de, di una lunga riproduzione dello stesso tema esteso in Puglia e fuori.

lavoro di gruppoQuesto progetto nato dall'idea di Gianni Musaio è racchiuso in uno spirito di squadra ed è il frutto della collaborazione di persone, semplici cittadini, che hanno a cuore il patrimonio storico, culturale, artistico, geografico, enogastronomico del centro storico di Putignano paese in cui vivono. Una condivisione con istituzioni, turisti, studenti di quanto di bello e unico ha da offrire il contesto accessibile da una delle tre porte.

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Il centro storico di un paese è il fulcro del territorio, dove sono custodite antiche storie, tradizioni e cultura di chi ci ha preceduto. Contribuisci anche tu a lasciare alle generazioni che verranno le testimonianze del passato avendone cura.