Altari, edicole e affreschi

Entrando nella grotta sulla sinistra delle scale si trova un'altare/edicola sulla parte frontale è posizionato un affresco da poco restaurato. Fino a poco tempo fa era rovinato ed illeggibile nella parte centrale a causa dell'umidità essendo a contatto diretto con la roccia. Ipotizzando che rappresentasse una Crocifissione essendoci una residua scritta INRI, le due figure laterali ancora visibili possono essere identificate come la Madonna (Mater Dolorosa) e San Giovanni evangelista. Si può ritenere con buona approssimazione che questi affreschi risalgono all'epoca della prima sistemazione della grotta e cioè al 1568 e la mano che li ha realizzati è la stessa che ha dipinto Santa Maria de la Madia 1564 che si trova esattamente nella parte opposta.

L'altare laterale posto sulla destra della grotta è appunto dedicato a S. Maria de la Madia, e come si nota dalla struttura è il primo altare realizzato nella stessa, con una mensa grezza e spartana costituita da due semplici blocchi in pietra calcarea. Ai due lati dell'edicola sono raffigurati Sant'Antonio Abate e San Rocco, quest'ultimo, secondo la popolare immaginazione putignanese che usa rappresentarlo in questo modo, con l'immancabile cagnolino e la cicatrice della peste al ginocchio sinistro. Salendo su uno sgabello disponibile nei pressi è possibile vedere alcune ossa umane nella sepoltura ricavata sul retro dell'edicola.