L’interno della struttura è armonioso ed esteticamente elegante. Quest’ultima è enfatizzata dagli stucchi decorativi e le cornici che richiamano motivi in stile arabesco.
Incastonati tra gli stucchi delle vele della volta, si notano quattro ovali con figure che raffigurano Santi Carmelitani. Mentre alla sommità degli archi delle cappelle mediane laterali vengono raffigurate in due scene del Vecchio Testamento, “Giuditta che uccide Oloferne” e “Giaele che pianta il piolo nel capo di Sisara”, rappresentazioni tipicamente settecentesche.
Sulla navata centrale si affacciano sei cappelle complessive, tre per ogni lato. In ordine specifico sul lato sinistro incontriamo la cappella dedicata a San Giuseppe, nella quale spicca una tela, opera del pittore Carelli, che raffigura il transito del santo, a seguire la cappella dedicata all’Arcangelo San Michele per chiudere con la cappella del Sacro Cuore di Gesù.
Sul lato destro, invece, incontriamo dapprima la cappella dedicata a Santa Lucia, raffigurata nella tela principale ad opera di Carlo Porta. Nella stessa cappella sono presenti due ulteriori opere pittoriche di forma rotonda, raffiguranti l’Estasi di Santa Teresa sulla sinistra e il Martirio di San Sebastiano a destra.
Andando oltre sul lato destro incontriamo la cappella di San Francesco da Paola ed in chiusura quella di Santa Teresa d’Avila, nella quale la stessa Santa è stata raffigurata dal suo autore il castellanese Vincenzo Fato mentre presenta le Regole della SS. Trinità. Lo stesso Fato è l’autore delle due opere in formato rotondo presenti nella cappella raffiguranti Sant’Andrea di Avellino posto a sinistra e Santa Rosalia sulla destra.